Italia ed Europa in Fiamme, e non da ora. Questi grafici mostrano tutta la drammaticità della situazione.

Siccità + ondate di calore = incremento del rischio incendi. Quindi… crisi climatica = aumento incendi. Non è difficile da capire. Ma c’è un’ulteriore variabile che è la vegetazione (il combustibile). Se non gestita e controllata, la vegetazione può essere uno degli ingredienti che incrementa enormemente il rischio ma anche il comportamento degli incendi, sempre più intensi e violenti, capaci di mandare in crisi servizi antincendio normalmente bravissimi e organizzati. Perché? Perché boschi sempre più estesi e continui, con tanta biomassa e necromassa (rami e alberi morti in piedi e a terra), in certe aree critiche, posso trasformarsi in vere e proprie bombe: ecologiche, climatiche (enormi emissioni di CO2) e ovviamente sociali.

How bad are Europe's wildfire?
Number of forest fire

Soluzioni? Prima di tutto, lo sappiamo, intervenire sul problema, il riscaldamento globale. Ma intanto investire da subito e in modo coordinato non solo sui sistemi di lotta attiva ma anche sulla previsione, sulla cultura e la vigilanza, ma anche sulle attività strategiche di prevenzione nei punti più critici. Attività selvicolturali, sul territorio, per alleggerire il combustibile e creare infrastrutture necessarie alla lotta (strade, viali parafuoco). Recupero di attività agricole, per ricreare un paesaggio più resiliente.

Tutto serve ed è molto urgente. Altrimenti estati come questa diventeranno la normalità.

– Luigi Torreggiani