Fare rete contro il collasso climatico.

Foto di gruppo di nove persone in giardino

Siamo un collettivo di attivisti climatici convinti che la chiave della transizione ecologica stia nella comunicazione e nel contatto, nella diffusione di messaggi onesti e responsabili, nella creazione di sentimento di coesione e positività.Vogliamo contribuire a innescare una trasformazione verso una reale giustizia ambientale e sociale


Il manifesto

Siamo cittadini, scienziati, giornalisti, politici e imprenditori, uniti dalla convinzione che l’unione, il dialogo e l’impegno delle persone e delle comunità ci consentiranno di rispondere con successo alla crisi sociale e ambientale nel nostro Paese. Questo manifesto è un appello rivolto a tutte le persone, per costruire insieme un percorso comune di trasformazione verso un futuro migliore e di benessere per tutti

AI CITTADINI ricordiamo che siamo tutti parte di una stessa comunità e che le azioni di ognuno di noi contribuiscono al benessere degli altri. Chiediamo di impegnarsi alla decarbonizzazione attraverso l’adozione e la promozione di abitudini di consumo critico, e di iniziare a costruire e affrontare insieme i cambiamenti che la rivoluzione ecologica porterà nelle nostre vite con coraggio, fiducia e solidarietà

AGLI SCIENZIATI chiediamo un crescente sforzo nel tradurre e semplificare i messaggi destinati al grande pubblico attraverso i diversi canali di comunicazione e divulgazione; inoltre di accogliere e andare incontro alle legittime opinioni, preoccupazioni e dubbi delle persone, al fine di favorire il dialogo, la crescita e la diffusione della conoscenza

AI GIORNALISTI chiediamo di rispettare, coltivare e difendere il diritto all’informazione di tutti i cittadini, assumendosi la responsabilità di garantire una narrativa accurata, coerente e costruttiva delle notizie sui temi del clima, dell’ecologia e della transizione, assicurandone la giusta visibilità e favorendo la crescita della consapevolezza e del dialogo tra le persone. 

AI POLITICI chiediamo di agire responsabilmente in qualità di rappresentanti dei cittadini, promuovendo l’unione e il superamento dei tradizionali confini delle ideologie e politiche di partito, per garantire la messa in campo di interventi urgenti, coerenti e lungimiranti, in ascolto e nel rispetto delle esigenze dei cittadini e per la tutela delle persone e del territorio. 

AGLI IMPRENDITORI ricordiamo che la decarbonizzazione e la riduzione dell’impronta ecologica rappresentano una necessità e una preziosa opportunità per la rivoluzione delle aziende come parte di un ecosistema sostenibile. Chiediamo loro inoltre di assumersi la responsabilità morale ed economica dei costi ambientali e sociali che le loro attività comportano, promuovendo strategie di lunga durata volte al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone e le comunità, nel rispetto della dignità e dei diritti di tutti i lavoratori

A TUTTI chiediamo di impegnarsi nel comprendere e riconoscere l’urgenza della crisi climatica ed ecologica e nell’accrescere il proprio senso di responsabilità, la cooperazione e il dialogo con tutte le persone, per costruire insieme un percorso di rinascita e speranza verso obiettivi comuni e ambiziosi di sostenibilità sociale, economica e ambientale. A tutti chiediamo pazienza, supporto e gentilezza nei confronti degli attivisti ambientali che si battono nelle nostre piazze per il benessere del nostro Paese e delle future generazioni.


Il nostro gruppo

Riccardo Antoniol

Riccardo Antoniol
52 anni, 2 figli. Ho un master in Economia Monetaria e Finanziaria ed ho lavorato nei mercati finanziari per 24 anni. In gioventù sono stato attento alle tematiche ambientali (tant’è che i miei amici mi avevano soprannominato “Mururoa”), poi con l’inizio dell’attività lavorativa mi sono perso per strada. Nel 2019 ho perso il lavoro ma ho ritrovato la mia sensibilità ambientale. Da allora mi sono avvicinato a Fridays For Future ed a Europa Verde. L’attività umana sta mettendo in grave pericolo la sopravvivenza della nostra specie (insieme a molte altre). Per evitare grandi sofferenze alle future generazioni dobbiamo urgentemente fare una transizione dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili. Tuttavia, questo sarà solo un primo passo verso un più profondo cambiamento economico e sociale. L’attuale modello capitalistico non è più praticabile in un mondo che consuma 1,7 pianeti.


Michele Argenta

Michele Argenta

Classe 1989, originario di S. Gregorio Nelle Alpi, paese del bellunese a cui sono molto affezionato, lavoro come ingegnere energetico nell’ambito dell’edilizia.
Nonostante da tempo abbia a cuore i temi ambientali, solo da poco ne ho realizzato la gravità.
Per contribuire in maniera attiva alla sensibilizzazione sulla crisi climatica, sono co-curatore di una rubrica di approfondimento su un giornale locale veneto e sono membro di Extinction Rebellion Milano.
Ho contribuito a fondare “Ci sarà un bel clima” perché credo fortemente nell’importanza del dialogo e della collaborazione tra soggetti impegnati attorno a una causa comune. 


Ritratto fotografico in primo piano di Giovanni Montagnani

Giovanni Ludovico Montagnani

30 anni, papà di due bimbe: Nora e Zelda. Ho un dottorato in elettronica nucleare e dirigo una piccola R&D di un’azienda di provincia. Sono un atleta endurance appassionato dell’ambiente alpino con una buona accettazione del rischio. 

Da alcuni anni mi occupo di attivismo climatico, della divulgazione di soluzioni al collasso ecologico e della promozione di stili di vita a ridotto impatto ambientale. Nella fattispecie, sono particolarmente orgoglioso di aver dato un nome a due concetti a me molto cari: la decarbonizzazione migliorativa e l’allontanare le montagne. Quest’ultimo slogan è diventato nel 2019 un breve documentario presentato con successo alla Milano Montagna Week. Nel 2020, prima della pandemia, ho preso parte ad una fortunata spedizione attraverso le alpi per raggiungere il World Economic Forum con altri tre amici, recentemente raccontata da Marco Tosi nel libro “Sciare in un mondo fragile”.


Ritratto fotografico in primo piano di Clara Pogliani

Clara Pogliani

Ho 32 anni, una laurea in Storia dell’arte e sono responsabile dell’organizzazione didattica di un’istituzione di alta formazione e di ricerca sull’arte come strumento di trasformazione sociale responsabile. 

Da lungo tempo attivista “da salotto”, durante l’ultimo anno ho deciso di passare dalla teoria alla pratica, contribuendo a dar vita a Ci sarà un bel clima e diventandone portavoce.


Ritratto fotografico in primo piano di Gabriele Ruffato

Gabriele Ruffato
38 anni, sono fotografo pubblicitario con alle spalle una laurea magistrale in Biodiversità ed Evoluzione Biologica.
Ho la fortuna di essere cresciuto vicino alla natura e da lì l’ho sempre amata.
Negli ultimi anni cerco di contribuire alla tutela dell’ambiente e alla condivisione di contenuti per far crescere la sensibilità ambientale di tutti.
Essere parte di Ci sarà un bel clima è qualcosa che fa sentire vivi.


Ritratto fotografico in primo piano di Daniele Federico

Daniele Federico
Nato nel 1979 in Abruzzo, detto “polmone verde d’Europa” per la presenza di parchi naturali, ma anche sede del ex-ghiacciaio più a sud del nostro continente, il Calderone.
Sono esperto in comunicazione aziendale, autore del podcast “Che clima fa“, mi occupo di divulgazione ambientale per i Contratti di Fiume di Regione Lombardia e per il laboratorio CALL presso il Politecnico di Milano.
Vivo a Milano con la mia “famiglia senza auto”.


Ritratto fotografico in primo piano di Luigi Torreggiani

Luigi Torreggiani
Sono perito agrario, laureato in Scienze Forestali e Ambientali e iscritto all’Ordine professionale dei Giornalisti.
Collaboro con Compagnia delle Foreste dal 2008, curando articoli, il podcast Ecotoni e rubriche delle riviste Sherwood e Tecniko & Pratiko e gli aspetti contenutistici e comunicativi di numerosi progetti editoriali.