Mattia Morandotti, componente di Scientist Rebellion , è stato denunciato secondo secondo l’articolo 518 del codice penale per deturpamento di beni culturali. Rischia una multa dai 2.500 ai 15 mila euro, nonché dai due ai cinque anni di prigione.

Il “crimine” di cui è accusato è quello di aver bendato la statua del Grande Cardinale di Manzù a Vercelli e aver appeso un cartello con scritto la scritta “diciamo la verità sulla crisi climatica”.

Il sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, classe 1958, plaude alla denuncia dell’ “eco-vandalo”.

Sembrano di una vita fa le immagini degli scioperi del clima in piazza con Fridays for Future (tra cui anche Vercelli), eppure sono passati meno di 4 anni.

In questi 4 anni la crisi climatica ha accelerato, soprattutto in Europa, come riportato dall’ultimo report di Copernicus sullo “stato del clima in Europa nel 2022. Il nostro continente è quello che subisce i danni maggiori in questa crisi climatica e l’area Mediterranea in particolar modo. Anche la repressione dei movimenti climatici si è inasprita parecchio, sia verso le azioni di Ultima Generazione sia verso le azioni individuali che non deturpano né i beni culturali né la popolazione.

Nel 1958, quando è nato il sindaco Corsaro, Vercelli era una città d’acqua, contornata da risaie che in questo periodo erano sommerse, creando un paesaggio quasi lagunare. Se passate oggi con il treno nel vercellese il panorama è stravolto: manca l’acqua per le risaie, il Rosa all’orizzonte ha pochissima neve, le campagne sono una scacchiera di campi e capannoni. Eppure sembra che Corsaro queste cose non le veda, forse troppo distratto a proteggere una statua in bronzo che preoccuparsi per il futuro dei suoi concittadini.

La politica attuale, impegnata in crociate per il decoro cittadino, non ha la minima idea di cosa stia succedendo. Non riuscendo a leggere il presente, figuriamoci come può essere capace di capire il futuro e di attuare politiche di adattamento climatico. Il sindaco di Vercelli è l’immagine della nuova politica italiana: ipocrita, spaventata dai giovani e da come il clima sta affliggendo i propri territori, senza futuro e legata a filo doppio al modello di sviluppo fossile del secolo scorso. L’unico che d’altronde hanno conosciuto e che non molleranno tanto facilmente, a costo di trascinarci all’inferno.

Possiamo scrivere una mail al sindaco di Vercelli per chiedere di ritirare la denuncia, di tornare a parlare con i cittadini, di capire cosa vogliano dire le parole di quel cartello appeso. Se accettiamo oggi che una statua bendata possa spaventarci al punto tale da meritare una denuncia possiamo solo immaginare cosa possa succedere domani.

-Michele